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Il cigno nero

di Max Strata


I cigni sono considerati animali nobili e sacri, ai quali viene attribuito un significato mistico ed esoterico. Il loro simbolismo è ampio e vario: ad esempio rappresentano il fuoco del sole da cui traggono il potere per padroneggiare gli altri elementi ed il loro volo è paragonato al ritorno dello spirito verso la propria sorgente. In particolare, per i nativi americani, rappresentano l'accettazione della "grazia" portata dal cambiamento provocato da una forza superiore. Il cigno nero, per la propria rarità, è una metafora che si riferisce ad eventi inaspettati di grande portata che comportano rilevanti conseguenze nel corso nella storia. Questi, secondo la teoria sviluppata dal matematico Nassim Nicholas Taleb, proprio perché considerati estremamente divergenti rispetto alla norma, giocano un ruolo molto più importante della massa degli eventi ordinari. Esulando da ciò che normalmente ci si attende in campo sociale, scientifico, economico, ed essendo scarsamente prevedibili, provocano distorsioni psicologiche che impediscono alle persone (sia come individui sia come collettività), di coglierne pienamente il significato. Il cigno nero rappresenta dunque l'improbabile e l'imponderabile che governa la nostra vita e che possiamo provare a comprendere solo modificando il nostro modo di pensare, liberando la mente dai pregiudizi. Imparando a considerare gli estremi ci rendiamo conto che l'ordinario è spesso irrilevante. Le implicazioni pratiche e filosofiche sono molteplici e mostrando la fragilità del nostro mondo, il cigno nero mette in discussione le nostre certezze, le nostre illusioni, la nostra assurda arroganza che della frammentarietà e del senso di onnipotenza ha fatto i pilastri della nostra esistenza, mostrando brutalmente quanto siamo vulnerabili e limitati.

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