top of page

Giù la maschera.



di Max Strata


A breve non ci sarà più l'obbligo di portare la mascherina all'aperto ma in molti continueranno a portarla e non certo per il Covid.

Chi sono? Sono le milioni di persone che in tutto il mondo cercano di proteggersi dalle polveri e dai gas di scarico che ammorbano le aree urbane. Recentemente la Corte dei conti europea ha prodotto una relazione tecnica speciale, in cui si indica come nei Paesi dell'Unione ogni anno si verificano circa 400.000 casi di morte prematura dovuta a una presenza eccessiva di inquinanti atmosferici come il particolato, il biossido di azoto e l’ozono. In tutte le città e nelle aree industriali, non si contano più i nuovi malati (molti dei quali bambini) affetti da patologie respiratorie e da importanti forme allergiche che si cronicizzano, che condizionano fortemente la vita e che sono alla base di altre malattie. La Corte è giunta alla conclusione che le azioni dell’U.E. volte a proteggere la salute umana dall’inquinamento atmosferico sono inefficaci e hanno comportato considerevoli costi umani ed economici. Per stessa ammissione dell’Organizzazione mondiale della sanità, la pessima qualità dell'aria costituisce il principale rischio ambientale e sanitario per la salute. Superfluo chiedersi perché i governi abbiano fatto così poco per tutelare i loro cittadini. Nessun politico di professione osa mettere realmente in discussione il primato dei combustibili fossili e delle grandi lobbies del settore. Ci parlano di prevenzione, di misure di contenimento, di mitigazione ma è palese che si tratta di una toppa nello squarcio di una nave che affonda. Su questa tavola tragicamente imbandita di disagio e sofferenza, si ingrassano i produttori di farmaci, le case di cura, la medicina specialistica a pagamento: il solito circo del profitto sociale che estrae energie e risorse dalla massa e le concentra nelle mani di pochi. Una contabilità che senza vergogna fa crescere il P.I.L., un danno materiale e morale che ufficialmente non esiste per le moltitudini di emarginati che affollano le metropoli di tutti i continenti.

Permettetemi una citazione: "Sulle strade al mattino il troppo traffico mi sfianca. Mi innervosiscono i semafori e gli stop. E la sera ritorno con malesseri speciali. Non servono tranquillanti o terapie. Ci vuole un'altra vita." Franco Battiato.

bottom of page