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Il borgo rivive


Il borgo rivive è un progetto rivolto a tutti coloro che vogliono cambiare vita e vogliono farlo partendo dal riabitare un luogo che racchiude in sé grandi potenzialità. Far rivivere un borgo disabitato (soltanto alcune delle case di proprietà vengo aperte per pochi giorni in agosto) ricco di storia e bellezza, formato da più di trenta unità immobiliari in gran parte in buono stato, disposte in modo da garantire privacy e, al tempo stesso, il senso di essere una comunità.

Questo progetto è rivolto a chi vuol vivere immerso nella natura ma collegato alla vita sociale e a persone affini che condividano una visione del mondo etica ed eco-sostenibile in cui sentire di appartenere a un luogo comune possa rafforzare la propria individualità valorizzando i propri talenti in sinergia con quelli degli altri di modo da dare vita a un progetto collettivo.

Immagina un borgo, tra le colline della Lunigiana, a poco più di 600 mt slm, in epoca medievale caposaldo di transito sull’alta valle del torrente Monia, con un’esposizione al sole ottimale; un nucleo di case circondato da terre un tempo coltivate e un mantello di boschi, vicino a sentieri percorribili a piedi o in bicicletta che si dirigono dai borghi della valle fino ai rifugi in quota e alle cime degli Appennini.

Siamo in Lunigiana, terra magica di acque e castelli, luogo ideale tra monti e mare, facente parte del comune di Bagnone (in linea d’aria dista dall’antica cittadina poco meno di 4 km) anche se al “nostro” borgo si accede con l’auto dallo storico paese di Filattiera.

Le montagne alle spalle, la valle davanti in cui lo sguardo pare spaziare fino al mare, il relativo isolamento del borgo lo ha preservato intatto. Molte delle case sono state infatti sistemate senza falsarne l’antico impianto. Tra grandi terrazze che si affacciano su antiche piazzette, tra le fontane e lo scrosciare dell’acqua sorgiva, i vicoli, i “voltoni” e la chiesetta, dopo quindici minuti di auto dalla statale, si entra in un altro mondo, un mondo incantato, di boschi e silenzio.



Immagina un borgo dove una comunità di persone giuste possa scegliere di abitare con un piccolo investimento in danaro (alcune case sono in vendita altre in affitto) e un grande investimento di energia e visione. Dove si possa creare un progetto attraverso il quale far rivivere il borgo, non solo grazie ai suoi abitanti ma anche alle tante attività che si possono organizzare in loco e che potrebbero fare di questo borgo la meta di un turismo ecologico e alternativo. Dall’apertura di botteghe artigianali di prodotti tipici alla creazione di una scuola di permacultura alla facilitazione di progetti sostenibili che spazino dalla messa in campo di energie alternative all’ autosufficienza alimentare al coltivare biologico, al cofarming. Un borgo “contenitore di invenzioni” dove ci siano spazi per esposizioni e seminari, dove si possano praticare discipline per la crescita personale, dove ci sia una sala yoga ma anche una locanda per socializzare nell’ottica di una nuova convivialità. Un posto tappa per i tanti camminatori, i pellegrini della via Francigena e le associazioni del territorio dedite a un nuovo tipo di turismo fino alla costituzione di una cooperativa di montagna che si occupi di usi civici dei boschi alla valorizzazione (ad esempio attraverso un festival) delle tradizioni antropologiche della montagna lunigianese.


Per contatti.


Cristina Pacinotti è nata a Pisa nel ‘55. Dopo la laurea in Semiotica e un dottorato di ricerca a Parigi, dove ha vissuto alcuni anni, e numerosi viaggi, ha fondato e diretto il centro discipline olistiche Nagual, organizzando corsi, eventi e stages e insegnando danza e yoga. Trasferita in Lunigiana ho promosso e promuove la creazione di ecovillaggi.




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